mercoledì 19 novembre 2008

"Il Petruzzelli. Storia di una città", di Antonio Rossano

Da un teatro all'altro. Solo ieri segnalavo un nuovo libro sul teatro Curci di Barletta, e oggi è la volta di un altro teatro, assai più noto oltre che da mesi sulle prime pagine dei quotidiani locali per la nota querelle della riapertura del 6 dicembre. Nell'augurio che la coalizione politica che si sta opponendo con ogni mezzo alla riapertura del teatro, per mere ragioni di convenienza elettorale, torni sui suoi passi, e che il teatro Petruzzelli possa finalmente riaprire il 6 dicembre prossimo, segnalo una nuova pubblicazione che segue la rinnovata attenzione che la città di Bari e non solo sta dedicando alla storia del teatro Petruzzelli: è l'opera di Antonio Rossano, dal titolo Il Petruzzelli. Storia di una città (pp. 112, euro 10), pubblicato per Progedit. Dell'autore ci eravamo già occupati lo scorso 18 febbraio segnalando il suo ultimo libro, Dormire, forse sognare. Dopo un quindicennio di docenza a contratto presso la Facoltà di Economia e Commercio di Bari, attualmente dirige il Master di giornalismo promosso dall'Ordine in collaborazione con l'Università di Bari.

Come si legge in quarta di copertina, «Con un racconto agile, che attraversa origini, evoluzione, splendori, fatale incendio e ricostruzione, Antonio Rossano rilegge allo stesso tempo le vicende di un luogo artistico, della città e della sua classe dirigente e l'intreccio di imprenditoria, cultura e politica. Il viaggio del cronista, che ha vissuto in prima persona parte delle vicende narrate, non è un percorso lineare bensì a balzi, con qualche sosta e molti sussulti in corrispondenza di tappe e momenti significativi. Fra successi e inciampi, è la storia stessa di una istituzione mentre passavano regimi, mode, protagonisti e tic culturali. Oltre cento anni sono passati al setaccio, rivissuti in controluce: dalla Bari ambiziosa dei primi del Novecento alla grande illusione con l'auto-investitura a città metropolitana. Due guerre, il fascismo, l'avventura di Radio Bari, i grandi nomi che hanno calcato quel palcoscenico: Beniamino Gigli, Licia Albanese, Sergio Bruscantini, ma anche Bing Crosby e Totò, Nureyev e Margot Fontaine, Pavarotti e Domingo, Von Karajan e Muti, Eduardo e Carmelo Bene. Non mancano episodi curiosi: Mario Del Monaco e la sua Arriflex, i Reali d'Italia che non assistono al finale dell' “Aida” e Aldo Moro che arriva proprio quando il tenore attacca “Cielo e mar”. Poi le tournées: Norvegia, Charleston, San Pietroburgo, Il Cairo. E ancora: l'incendio, un quotidiano “bruciato” nel rogo del teatro e un bar che apre prima del tempo. Fino alle polemiche sulla ricostruzione e sul concerto inaugurale».