Ne avevamo già parlato lo scorso mese di marzo in occasione della presentazione ufficiale; ma sarà presentato ancora presso la Teca del Mediterraneo, all'interno della rassegna Percorsi Identitari, domani mattina alle ore 11, il volume Puglia e Albania nel Novecento a cura di Giulio Esposito, Vito Antonio Leuzzi e Navila Nika che dà conto dell'indagine svolta condotta dall'Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, dalla Fondazione Gramsci di Puglia e dall'Archivio Centrale della Repubblica d'Albania per l'individuazione e la valorizzazione delle fonti documentarie relative al periodo 1900-1950. Alla presentazione del volume, pubblicato da Besa, saranno presenti domani mattina anche i "testimonials" Franco Botta, docente di Politica economica presso l’Università degli studi di Bari, Franco Losurdo, docente di Economia applicata presso l’Università degli studi di Bari e membro della Commissione Permanente sulla Interculturalità Mediterranea della Comunità delle Università Mediterranee (C.U.M.), e Luigi Masella, docente di Storia contemporanea e direttore della Biblioteca del Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali presso l’Università degli studi di Bari.
In questo libro-catalogo i curatori hanno inteso organizzare e presentare i documenti più rilevanti della travagliata storia delle relazioni Puglia-Albania dagli inizi del Novecento al 1949. Sono così stati evidenziati diversi momenti all’interno di un medesimo quadro di “tutela” del “Paese delle aquile” da parte dell’Italia. Una prima fase è caratterizzata da un disegno di assoggettamento economico, cui seguì una seconda fase contrassegnata da un infausto imperialismo, che lasciò inascoltati i moniti di Gaetano Salvemini, fino ad una terza fase che doveva essere impostata su un piano di parità e che, purtroppo, nel clima di guerra fredda, stentò ad avviarsi. Nel corso della ricerca (che fa parte del Progetto BibliodocInn, partner capofila Teca del Mediterraneo) sono stati individuati più di ottanta fondi nell’Archivio Centrale della Repubblica d’Albania e oltre trenta fondi negli Archivi di Stato di Bari, di Brindisi, nell’Archivio dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea e in altri archivi pubblici e privati.