martedì 23 dicembre 2008

"Dualalìa", di Giuseppe Solfato

Da poche settimane è in libreria una nuova opera letteraria di Giuseppe Solfato, il romanzo dal titolo Dualalìa pubblicato dalla casa editrice Il Filo (pp. 272, euro 16). Questo romanzo giunge dopo le precedenti esperienze narrative e poetiche dell'autore barese, insegnante di inglese nelle scuole superiori, tra le quali Aspettando la Pioggia, una raccolta di poesie pubblicata da Favia, storica casa editrice barese, nel 1970, e Malallegra, una raccolta di racconti pubblicata da Firenze Libri nel 1992. A questa attività editoriale va tuttavia aggiunta quella da autore teatrale di Solfato: proprio dal 28 gennaio al 27 febbraio prossimi, infatti, è in programmazione al Teatro Duse di Bari la commedia, scritta e diretta da Solfato nel 1974, dal titolo La patrone, recitata dalle sorelle Annamaria e Marisa Eugeni. Tutta l'opera teatrale di Giuseppe Solfato è peraltro raccolta in un altro recentissimo volume, Teatro. Un percorso nella lingua barese (e oltre) pubblicato a Bari da Casa Stornaiolo.

Tornando a Dualalìa, l'opera pubblicata per Il Filo, riporto l'indicazione della quarta di copertina che spiega il significato del titolo: «Raccolta di racconti o romanzo? Dualalìa è l’una e l’altra cosa, generi che si mescolano, vicende che si incrociano. Episodi a sé stanti che, tuttavia, letti con un altro occhio, sono i capitoli di una saga familiare che attraversa tutto il Novecento italiano. Bari e Roma come scenari, personaggi silenti – ma non troppo – di storie che proprio in queste due città trovano compimento e rappresentazione. Opera doppia, dunque, questa di Giuseppe Solfato; del resto il titolo lo esplicita, anticipandolo: duale perché duplice e contrastante; lalìa perché riferito all’atto del parlare. Su tutto, una domanda: fin dove può spingersi la lingua nel narrare cose, persone, persino una città, senza che si insinui il dubbio che “realtà” è “immaginario”?». Per ogni altra notizia sul libro e per contattare l'autore, si può visitare il suo blog personale.