giovedì 1 maggio 2008

"Scrittrici di Puglia", di Patrizia Guida

Uno dei volumi più interessanti delle ultime settimane, pubblicato anche questo dall'editore Mario Congedo, è quello di Patrizia Guida dal titolo Scrittrici di Puglia. Percorsi storiografici femminili dal XVI al XX secolo (pp. 491, euro 28). Si tratta di una vera e propria catalogazione della letteratura femminile pugliese degli ultimi secoli ed è stato presentato, appunto, lo scorso 8 marzo a Lecce. Patrizia Guida si è laureata presso l'Università degli Studi di Bari e ha poi condotto ulteriori ricerche alla Princeton University, negli Stati Uniti, dove si è interessata in particolar modo di letteratura femminile. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: La lirica di Nelly Sachs, Levante, Bari 1986; Letteratura femminile del ventennio fascista, Pensa, Lecce 2000; Oltre la linea gotica e oltre l'ideologia. «Il Mondo» di Bonsanti, Pensa, Lecce 2002; ha inoltre curato l'edizione degli scritti critici di Francesco Jovine pubblicata da Milella nel 2004. Attualmente è docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso l'Università del Salento.

Del volume ha scritto, sull'edizione barese di «Repubblica» Antonella Gaeta: «Ammantate d´oblio, misconosciute, sostanzialmente ignote. È difficile scovare le scrittrici di Puglia. Catalogarle, raccoglierne gli scritti e talora anche trovarne semplice traccia anagrafica. Al duro lavoro, pluriennale, si è dedicata con passione Patrizia Guida...». Tra le scrittrici riscoperte da Patrizia Guida è il caso almeno di citare Maria Antonia Scalera Stellini, nata ad Acquaviva nel 1634, che pubblicò due libri di poesie e testi teatrali, e della quale l'Autrice scrive: «È lei l'unica a godere di un prestigio per così dire nazionale, anche se oggi è praticamente sconosciuta. La verità è che le donne, prima dell'unità nazionale, avevano difficoltà a entrare in un sistema culturale. Il loro ruolo era per lo più di intrattenimento. Potevano saper leggere, scrivere e al massimo suonare uno strumento, ma nel ristretto ambito delle loro case». Tra le altre, figurano i nomi di Eva De Vincentis, nata a Gioia del Colle nel 1853, Clelia Romano Pellicano originaria di Castelnuovo della Daunia e, tra le più recenti, la tranese Virginia Fornari De Bellis e Maria Marcone, «un caso editoriale curioso di autrice tradotta in tutto il mondo, ma che in Italia non ha ancora il posto che merita».