venerdì 23 gennaio 2009

"Rosso Novecento" di Pietro Mita

Pietro Mita è attualmente consigliere regionale pugliese, eletto nel partito della Rifondazione Comunista. Prima di questo incarico, svolto anche come Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, è stato insegnante di lettere nelle scuole medie superiori per molti anni prima di diventare sindaco di Ceglie Messapica, il suo paese d'origine, e quindi deputato. Oggi, alle ore 17,30, presso l’atrio della Casa Comunale (in via E. De Nicola) proprio a Ceglie Messapica, l’Associazione culturale “Cinquedicembre” organizza la presentazione del libro di Pietro Mita Rosso Novecento. La Puglia dai cafoni ai no-global (pp. 208, euro 18). Interverranno, assieme all’autore, Pietro Federico (Sindaco di Ceglie Messapica), Vito Antonio Leuzzi (Direttore dell’Istituto Pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea), Maria Antonietta Epifani (saggista e musicologa).

La prefazione al libro è di Girolamo De Michele, che lo definisce un «Libro locale che guarda al globale», mentre la postfazione è di Tommaso De Lorenzis, che scrive: «Non si tratta soltanto del Novecento, bensì di un Novecento che intanto comincia a fare da sé, col lento costituirsi d’una classe per sé, e su cui non tira più tramontana, quel vento del Nord che vale da metafora di un’epifania del moderno». Il volume raccoglie infatti il racconto di alcune tra le più importanti esperienze di lotta politica sui fronti soprattutto del lavoro e dell'ambiente dell'autore dal 1968 in poi. Parte importante del volume è ad esempio dedicata all'esperienza anti-nucleare di Avetrana, in provincia di Taranto, negli anni Ottanta (ad Avetrana Mita presenterà il suo volume il prossimo 5 febbraio), ma non mancano altri episodi riguardanti altre zone della Puglia, ma con un'attenzione particolare al Salento e all'area jonica.