Pochi giorni fa avevamo parlato delle iniziative messe a punto dalla Regione Puglia e dai Presìdi del Libro per il Mese della Memoria. Uno dei libri che è stato, e che sarà ancora, presentato in Puglia sul tema della Shoah è quello scritto da Bernardo Kelz e da José Mottola, dal titolo Dai Carpazi alle Murge. Odissea di Zygmunt Kelz scampato alla Shoah (pp. 112, euro 12), con prefazione di Francesco Lucrezi, ed è stato pubblicato dalla casa editrice Bastogi di Foggia. Il volume è già stato presentato nei giorni scorsi a Bari e a Noci. Bernardo Kelz, esponente della locale comunità ebraica, è il figlio di Zygmunt Kelz, ebreo polacco rifugiatosi in Puglia al termine del conflitto mondiale; è ingegnere meccanico a Bari ed è stato vice-presidente della Federazione Nazionale delle Associazioni di Amicizia Italia-Israele. José Mottola, avvocato lavorista di Noci (BA), con la biografia Giuseppe Albanese libero muratore e martire della Repubblica napoletana del 1799, Manduria, 1999, ha vinto il Premio "Saturo d'argento" - Saggistica, 1999, nonché il “Premio Noci per la storia locale” 1998/1999, ex aequo. Ha inoltre pubblicato: Novelle 2000. Frammenti di umanità varia, Noci, 2002; I cognomi a Noci in Terra di Bari. Le origini, aneddoti, curiosità, Taranto 2007.
In questo libro le vicende personali e familiari sono intrecciate con la storia europea del Novecento, segnata da due guerre mondiali, ascesa e fallimento storico del totalitarismo comunista, trionfo e sconfitta del nazifascismo e della sua dottrina razzista nel cui nome furono sterminati 6.000.000 di ebrei e centinaia di migliaia di zingari, slavi, omosessuali, disabili. Assai significative le parole scritte su questo volume da Vito Antonio Leuzzi: «Zygmunt - che svolgeva la professione di medico dentista assieme alla moglie Sara nei pressi di Varsavia - riuscì a sottrarsi ai rastrellamenti dei nazisti che riuscirono, però, a deportare la sua famiglia nei campi di morte. Dopo diverse traversie, nell’autunno del 1940, approdò nel porto di Haifa. In Palestina chiese di partecipare con le formazioni d’assalto «Pamach» (unità speciali per combattere le forze nazifasciste), alla liberazione di Baghdad, nell’ambito della campagna irachena organizzata dagli inglesi ed infine si arruolò nella brigata autonoma «Fucilieri dei Carpazi», costituita da migliaia di polacchi fuggiti dalla loro patria. Con una nave militare inglese il reparto di Kelz giunse nel porto di Taranto l’ultimo dell’anno del 1943, fissando la propria dimora in una masseria nelle immediate vicinanze di Palagiano prima di essere trasferito sul fronte di Montecassino. Il medico dentista venne assegnato al convalescenziario militare polacco che aveva sede a Noci, nella scuola elementare «Positano». Dopo aver perduto ogni speranza di ritrovare vivi sua moglie, suo figlio, i suoi genitori ed i fratelli, la «Murgia dei Trulli» rappresentò per Kelz, alla fine della guerra, l’inizio di una nuova vita».