lunedì 23 febbraio 2009

"Spesso un paese" di Alfredo De Giuseppe

La Libellula Edizioni è una piccola casa editrice costituitasi di recente a Tricase, nel Salento, specializzata nella pubblicazione di volumi a medio-bassa tiratura e in stampa digitale on demand. Per questo editore è da poche settimane uscito un volume ambientato nella stessa cittadina salentina, in uno dei suoi luoghi più centrali dove il volume è stato presentato, la scorsa settimana. Si tratta di Spesso un paese (Cognomi al Caffè Pisanelli) (pp. 133, euro 10) di Alfredo De Giuseppe, che raccoglie contributi anche di Virginia De Giuseppe, Ercole Morciano e Antonio Facchini, oltre a fotografie d'epoca e recenti di Tricase. Alla presentazione del volume, avvenuta domenica 15 febbraio, sono intervenuti anche Gigi Za, Antonio Facchini, Ercolino Morciano, Donato Corvaglia, Vittorio Serrano. L'autore, imprenditore e consigliere comunale, ha già all'attivo numerosi volumi, tra cui Best, sindaci e farfalloni (2006) e Tutino. Come un autunno (Edizioni Dell'Iride, 2007), quest'ultimo dedicato a un borgo di Tricase e ai ricordi d'infanzia dell'autore in quel luogo.

Il contenuto del volume è ben descritto in quarta di copertina: «Una storia minima che incontra altre storie minime per raccontare il quotidiano nella comunità. Alfredo De Giuseppe in questo scritto, come d’altro canto negli altri suoi libri, è un minimalista che fa raccontare da personaggi comuni gli eventi della comunità tricasina. La scena sono un bar e una piazza, entrambi dal cognome altisonante di un glorioso (e dimenticato) concittadino. Gli attori sono i personaggi della vita della civitas che ruotano intorno ad un altro cittadino che si è auto proclamato primattore. "Gente de chiazza" la cui chiacchiera viene nobilitata dall’ironia e autoironia nel prendere in eguale considerazione gli eventi quotidiani come i grandi avvenimenti e la politica amministrativa. In questo è la loro grandezza e Alfredo ce li racconta con la sua solita sensibilità (ma anche con glamour), sotto forma di nobile chiacchiera».