venerdì 27 febbraio 2009

"Sorelle Gaballo. Canti polivocali del Salento" a cura di Dario Muci

La casa editrice salentina Kurumuny annuncia la presentazione, domenica prossima 1° marzo alle ore 18,30 presso il Palazzo Palmieri a Martignano, di una delle sue ultime pubblicazioni, un nuovo lavoro dedicato alla cultura musicale e alle tradizioni del Salento, stavolta con un'attenzione specifica al territorio di Arneo-Nardò. Si tratta del volume Sorelle Gaballo. Canti polivocali del Salento (pp. 96, euro 14, con cd audio) curato da Dario Muci e compreso nella Collana di musica salentina diretta da Luigi Chiriatti. Alla presentazione saranno presenti, oltre allo stesso Chiriatti, lo storico Mario Mennona, l'etnomusicologo Giuseppe Spedicato, il giornalista Giuseppe Tarantino ed è infine previsto un intervento musicale delle sorelle Gaballo, che presenteranno alcuni dei quindici brani raccolti nel cd audio allegato al volume, che già soltanto dai loro titoli tratteggiano alla perfezione l'intero spaccato della musica popolare salentina, e non solo: La Madonna ti lu Carminu; Moretto; Cuntu ti Natale; E na e na; La carrozza; Canto alla spica; La montanara; Stornelli a dispetto; Monacella; L'anima ti Pippinu; Ninna nanna; E na e na; La Carminà; La strada del bosco; Sotto l'ombra dei ciliegi.

Luigi Chiriatti così descrive il lavoro curato da Dario Muci oggetto della presentazione: «Il lavoro di Dario Muci di documentazione e ricerca con le sorelle Gaballo apre prepotentemente una finestra su un territorio e una parte del Salento (Arneo-Nardò) poco conosciuti e poco indagati dall'etnomusicologia locale e nazionale. Nardò e le zone limitrofe sono state il 'territorio' di Luigi Stifani, barbiere musicista, 'dottore' delle tarantate. Luigi Stifani ha scandito fino alla sua morte (28 giugno 2000) i ritmi e la musica di questa parte del territorio salentino. La sua personalità e la sua grande conoscenza del fenomeno più indagato e documentato del Salento, il tarantismo, ha limitato se non annullato del tutto (anche se inconsapevolmente) la ricerca successiva che non si è mai spinta molto oltre Stifani. Ora le voci, i racconti, i canti delle sorelle Gaballo e il paziente lavoro di Dario Muci interrompono questo silenzio della memoria 'spezzata' e riannodano e tessono nuove storie e nuove speranze».