lunedì 18 febbraio 2008

Dormire, forse sognare


Nell'ottobre scorso è uscito il nuovo libro di Antonio Rossano, veterano del giornalismo barese, autore di teatro e direttore della scuola di giornalismo dell'Ordine pugliese. Il suo ultimo libello, dal titolo Dormire, forse sognare. Breve viaggio a dorso di mulo tra nebbia, incubi, spot e realtà virtuali (Levante Editori, pp. 96, euro 6) è diviso in cinque capitoli che si dividono tra l'interpretazione dei sogni e la psicanalisi, il mito greco, la smofia napoletana e la televisione.

Come ha scritto Fabrizio Versienti sul «Corriere del Mezzogiorno» di ieri, «L'andamento è rapsodico, ricco di humour e divagazioni. Anzi, a un certo punto il filo non c'è più e ci si smarrisce volentieri in questo intreccio di percorsi senza più una meta; resta però sempre in vista un centro di gravità, l'idea del sogno, del passaggio in una dimensione parallela rispetto alla realtà, intorno a cui si arrotolano tutti i fili dipanati nella novantina di pagine in questione. Si parte dal racconto di tre sogni dell'autore e si finisce a Second Life (un sogno che non finisce mai!)».