mercoledì 13 febbraio 2008

La casa sul fiume Lenne


Solitamente trascorre il suo tempo in modo assai concitato, in quanto responsabile del Nucleo Mobile della tenenza di Gioia del Colle. Eppure Antonio Morciano, nato a Palagiano (Taranto), maresciallo della Guardia di Finanza, ha raggranellato ore e giorni per firmare la sua prima fatica letteraria. La casa sul fiume Lenne, edito per i tipi di Schena (pp. 176, euro 13), è prima ancora che un romanzo, la testimonianza di un cittadino del Sud che, dopo 25 anni trascorsi (indossando la divisa) in giro per l’Italia, torna nel suo paese e ne legge il declino. È una storia emblematica, narrata con sensibilità e nostalgia ma anche con un vago risentimento per quelle comunità che non sanno proteggere la propria identità.

Ha scritto Angelo Scialpi: «Il riferimento principale è il classico personaggio diverso del paese: Baldin. Baldin è un personaggio che, a modo suo, ha caratterizzato, perfino identificato, la comunità di appartenenza (Palagiano), riuscendo quasi a caratterizzarla e a conferirle una chiave di lettura speculare, al punto da arrivare a guardarsi in faccia e riconoscersi e per identificarsi. Se non fosse realmente esistito, diremmo che potrebbe essere l’anima nobile e duratura della gente, delle nostre comunità che, vestita a festa, sembra essere lontana da qualsiasi contaminazione e sempre alle prese con il divenire e il progresso, almeno quello desiderato e visibile, ma non sempre compreso».