Lo scorso 25 luglio è stato presentato nella Sala degli Specchi del palazzo comunale di Bitonto, il volume di Gaetano Bucci dal titolo Clientes. Il clientelismo: aspetti teorico-metodologici. Indagine storica su Corato nelle Puglie (pp. 202, euro 15) pubblicato da Levante Editore che raccoglie, oltre all'indagine storica dell'autore, saggi di Aldo Mosca, Giuseppe Vangi e Giacomo De Lillo. Il libro analizza il problema del clientelismo e le sue varie sfaccettature negli anni ’70, in particolare utilizzando questionari, dati, documenti e testimonianze dirette dell'anno 1976, nella città di Corato, città natale dell'autore, che è docente di lettere nel locale Istituto Statale d'Arte. Bucci cerca di abbattere il muro dell’omertà e del consenso rassegnato, cerca di non rimanere indifferente, di analizzare la situazione dall’interno e di studiare gli effetti del clientelismo sul piano sociale e culturale supportando anche testimonianze dirette. In quarta di copertina si legge: « Lo sviluppo è l'imperativo assoluto. a queste condizioni la ricerca del consenso - europeo, nazionale e locale - passa sempre meno attraverso la mediazione ideale, valoriale e politica, e sempre più attraverso lo scambio materiale. Gli elettori chiedono vantaggi di parte e la politica cavalca questa richiesta. Anzi, tale logica ha finito per stravolgere le diverse prospettive ideali, per cui spesso ciò che ci si aspetta, e che fanno, i partiti di centro-destra non è molto dissimile da quello che fanno quelli di centro-sinistra».
«Il volume - confessa l’autore - è stato tenuto per molti anni nel cassetto, essendo stato concepito negli anni cruciali del cambiamento politico in Italia, del contrasto aspro fra i partiti, ma anche delle grandi aperture e del possibile incontro storico fra D.C. e P.C.I.», quando Aldo Moro e Enrico Berlinguer «mostravano inedite aperture e coraggiose iniziative di dialogo» fra «convergenze parallele» e «compromesso storico». Eppure un'indagine che, pur datata, è indubbiamente estremamamente attuale e utile a comprendere meccanismi di lottizzazione politica presenti come, e forse più di ieri, specialmente nelle amministrazioni locali. Bucci, tuttavia, afferma nella sua «prefazione... postuma» che «Il libro è destinato a chi non prende lucciole per lanterne. A chi non confonde la luce di un idea col luccichio di un quattrino. Al cittadino che non “vende” il proprio voto e al politico che non lo “compra". Forse non c’è una soluzione alla eliminazione del clientelismo politico, ma il consenso elettorale potrebbe, attraverso la dialettica più sana tra gli interessi in campo, essere orientato verso un miglioramento più equo delle condizioni generali della comunità».