È stato presentato lo scorso 26 settembre a Villa Castelli, in provincia di Brindisi, nell'ambito della terza giornata di studi sul Brigantaggio il nuovo romanzo di Chiara Curione, dal titolo Un eroe dalla parte sbagliata (pp. 128, euro 11), pubblicato da Besa Editrice. L'autrice, nata a Gioia del Colle nel 1962, arriva a questo romanzo dopo l'opera d'esordio La sartoria di Matilde pubblicata nel 2000 a Firenze e distribuita autonomamente dalla stessa Curione grazie al circuito di distribuzione indipendente DANAE, e dopo la pubblicazione, nel 2005, della raccolta di fiabe storiche su Federico II dal titolo Le imprese di Federico II, pubblicata per le Edizioni Pugliesi e che ha offerto lo spunto per alcune rappresentazioni teatrali. Oltre alla sua attività di autrice, Chiara Curione collabora con il laboratorio di lettura della biblioteca comunale di Gioia del Colle.
Un eroe dalla parte sbagliata è un romanzo in forma dialogica, in cui il presente e il passato si intersecano narrando l’atavico divario tra Nord della penisola e Mezzogiorno. Un bambino conteso tra nonni paterni pugliesi e nonna materna milanese ascolta un racconto di tempi lontani: durante la campagna per l’Unità d’Italia, un romantico antieroe del sud, Pasquale Romano, sacrifica l’amore agli ideali, combattendo tra le fila dei “briganti” la guerra contro i Savoia e l’esercito piemontese. Attivo tra il 1861 e il ’63, il gioiese Pasquale Romano (passato alla storia come “Sergente Romano”) diventò famoso per aver capeggiato la rivolta del 28 luglio 1861 meglio conosciuta come “battaglia del borgo di S. Vito”. Dopo numerose imprese che lo connotano più come un soldato fedele all’ex re Francesco II che come fuorilegge, Romano cadde in un imboscata nel gennaio 1863 trovando una morte eroica e quasi romantica.