martedì 10 marzo 2009

"Sai dove impiccano la notte?" di Dino De Mitri

Per la casa editrice Palomar è stato pubblicato da poche settimane il primo romanzo di Dino De Mitri, dal titolo Sai dove impiccano la notte? (pp. 96, euro 9), un Romanzo in 146 stanze con un sottotitolo che ne tratteggia il background: Videoclips, sbronze mistico-pulp, black bloc e tremodia rock. Un romanzo, quello di De Mitri, che si colloca nella sfera del cyberpunk letterario. La trama è «semplice» e fa il paio con quanto espresso nel sottotitolo: «la cattura e la detenzione in una Terra Dismessa; Kolyma-City - un atroce ossimoro est-ovest di lager-gulag-guantanamo - dove la vita ondeggia di memorie inutili e mostri di un futuro impronunciabile; l'Esodo da un luogo che non sogna più nessuno». Dino De Mitri ha partecipato nel 2008 allla ventiduesima edizione del Premio di Poesia Lorenzo Montano e ha ottenuto una menzione di merito per la raccolta L'odore del mattino.

In una recensione apparsa alcune settimane fa su «La Gazzetta del Mezzogiorno», Dino De Mitri viene definito «Irriverente, visionario, poetico. Funambolo della parola, cantore dell’antagonista e del ribelle, dissacratore accorto e «politico» della lingua codificata». A proposito di Sai dove impiccano la notte?, invece, si legge: «Difficilissimo, per non dire impossibile, inquadrare il libro di De Mitri entro confini consueti. L’autore stesso - animo cosmopolita, genoma migratorio e sovversivo, grande studioso dei sottosuoli letterari - parla di "una scrittura, uno stile che scompiglia le carte e i balbettamenti della lingua imperiale". La trama - se di trama è lecito parlare - si snoda attaverso le tre parti del libro: la cattura-il viaggio; la terra dismessa-la fuga; un paese dallo strano nome: Kolyma City, terra che non sogna più. E Kolyma City diventa così come la terra desolata e pietrosa di Eliot, "un atroce ossimoro est-ovest di lager-gulag-guantanamo", sospeso tra la memoria e il disinganno, tra il sogno e l’esodo».