mercoledì 19 dicembre 2007

Asilo di mendicità


«Conquistare uno spazio del genere – uno spazio per l’odore dei sedili dei treni locali, per il rumore sordo di uno sbotto di tosse, per il colore del muro sbrecciato e livido dell’ “Asilo di Mendicità” o di Santa Maria del pane – conquistare questo era tutto ciò che volevamo, e che chiedevamo a una poesia viva. Essere vivi anche noi: per gioco, per scherzo, per una volta, per provare.Questo, allora, abbiamo fatto». Questa la quarta di copertina del volume di poesie del giovane Simone Giorgino, dal titolo Asilo di mendicità, edito da Besa (pp. 96, euro 10) a sette anni di distanza dall'esordio di Venenum.

Dal buon blog di Stefano Donno ho letto e riporto questa poesia tratta dal volume di Giorgino:

Rendez-vous

Ora vi rendo le postille i documenti
le poesie per matrimoni con le stelle cadenti
e tutte le poesie per cerimonie e per rosari.
E se elusero l’orecchio dei destinatari
è mia la colpa e il capo penitente
che reclino è zero, e meno che zero è il mittente.
Ora vi rendo il calamo e l’acquasantiera
le glosse sui quaderni e il moccolo della sera
a far luce allo scrittoio, alla goccia che rintrona
da un rubinetto malandato di Elicona
in calce al foglio. O da una penna attrice menzognera
di un sogno falso nella notte vera.

Via: http://www.besaeditrice.it/; http://stefanodonno.blogspot.com/