Una delle scrittrici pugliesi più interessanti ha pubblicato nel febbraio 2008 il suo primo interessante romanzo con la casa editrice Cargo, editrice "gemella" della napoletana L'Ancora del Mediterraneo e particolarmente attiva nel campo della narrativa. Il romanzo s'intitola Di dove sei (pp. 158, euro 13,50) e l'autrice è Marilena Lucente: nata a Noicattaro, in provincia di Bari, nel 1967, vive a Caserta, dove insegna italiano e storia alla scuola superiore. Si occupa di pedagogia e degli aspetti formativi del cinema, della televisione e dell’animazione. Ha scritto Lo sguardo e l’immagine. Per una pedagogia del cinema (Pensa 2004) e Graffiti animati. I cartoon da emozioni a gadget (Vallecchi 2007).Con Cargo ha pubblicato Scritto su banchi (2005), un diario che raccoglie riflessioni, squarci di vita, voce e volti di una scuola che chiede, sempre, di essere raccontata, e che continua ogni settimana sul sito web: http://www.scrittosuibanchi.blogspot.com/. Collabora, inoltre, da molti anni, con istituzioni ed enti di ricerca occupandosi soprattutto di formazione degli insegnanti.
L’autrice racconta i pomeriggi di donne che corrono di gran carriera ma non sono in carriera, che non love shopping e si ingolfano in mille mestieri e, senza mai rinunciare ai loro orizzonti di gloria, camminano accanto alla vita che non hanno, ma che vorrebbero avere. Un affresco polifonico e multicolore, divertente, ironico e corrosivo della contemporaneità. Salotti trasformati in atelier di moda all’ultimo grido (della precedente stagione), aule scolastiche che, svuotate dai bambini, diventano scuole di ballo per riempire i pomeriggi delle mamme, saloni di bellezza nascosti nei garage e studi medici acquattati in soffitta. Tutto ciò rappresenta il sottobosco di una città mai nominata, ma raccontata nei minimi dettagli, in cui si arriva e si parte con un bagaglio di paesaggi, lingue e storie diverse, intrecciando esistenze ordinarie e parossistiche. Una città dove niente è come sembra. Lo sguardo di Marilena Lucente è curioso e attento, leggermente ironico e talvolta impertinente.
