mercoledì 25 giugno 2008

"Di dove sei", di Marilena Lucente

Una delle scrittrici pugliesi più interessanti ha pubblicato nel febbraio 2008 il suo primo interessante romanzo con la casa editrice Cargo, editrice "gemella" della napoletana L'Ancora del Mediterraneo e particolarmente attiva nel campo della narrativa. Il romanzo s'intitola Di dove sei (pp. 158, euro 13,50) e l'autrice è Marilena Lucente: nata a Noicattaro, in provincia di Bari, nel 1967, vive a Caserta, dove insegna italiano e storia alla scuola superiore. Si occupa di pedagogia e degli aspetti formativi del cinema, della televisione e dell’animazione. Ha scritto Lo sguardo e l’immagine. Per una pedagogia del cinema (Pensa 2004) e Graffiti animati. I cartoon da emozioni a gadget (Vallecchi 2007).Con Cargo ha pubblicato Scritto su banchi (2005), un diario che raccoglie riflessioni, squarci di vita, voce e volti di una scuola che chiede, sempre, di essere raccontata, e che continua ogni settimana sul sito web: http://www.scrittosuibanchi.blogspot.com/. Collabora, inoltre, da molti anni, con istituzioni ed enti di ricerca occupandosi soprattutto di formazione degli insegnanti.

L’autrice racconta i pomeriggi di donne che corrono di gran carriera ma non sono in carriera, che non love shopping e si ingolfano in mille mestieri e, senza mai rinunciare ai loro orizzonti di gloria, camminano accanto alla vita che non hanno, ma che vorrebbero avere. Un affresco polifonico e multicolore, divertente, ironico e corrosivo della contemporaneità. Salotti trasformati in atelier di moda all’ultimo grido (della precedente stagione), aule scolastiche che, svuotate dai bambini, diventano scuole di ballo per riempire i pomeriggi delle mamme, saloni di bellezza nascosti nei garage e studi medici acquattati in soffitta. Tutto ciò rappresenta il sottobosco di una città mai nominata, ma raccontata nei minimi dettagli, in cui si arriva e si parte con un bagaglio di paesaggi, lingue e storie diverse, intrecciando esistenze ordinarie e parossistiche. Una città dove niente è come sembra. Lo sguardo di Marilena Lucente è curioso e attento, leggermente ironico e talvolta impertinente.