lunedì 30 giugno 2008

"Ragù", libro e dvd di Vito Signorile

Sempre attenta alla cultura locale e alle sue più popolari espressioni artistiche (si ricordi il fortunato ed esaustivo volume sulla figura del cantastorie barese Piripicchio), la casa editrice Gelsorosso di Bari ha da poco pubblicato ora un libro e il dvd di uno degli spettacoli teatrali più seguiti degli ultimi tempi in Terra di Bari, l'opera di Vito Signorile dal titolo Ragù. Alle radici del popolo barese (pp. 96 + dvd, euro 20). L'autore è nato a Bari nel 1947, ed è tra i fondatori del Gruppo Abeliano di cui è Direttore artistico. È attore, regista, drammaturgo, ricercatore di materiali della cultura orale, cantante, sceneggiatore radiotelevisivo. Come regista ha diretto circa settanta spettacoli in prosa cimentandosi con autori classici e contemporanei; ha diretto due edizioni del Corteo Storico di San Nicola. Per il cinema è stato diretto da Ermanno Olmi, Sergio Rubini; per la RAI ha curato un ciclo di programmi sulle fiabe tradizionali pugliesi e una trasmissione radiofonica sul folk italiano. Le origini dello spettacolo teatrale raccolto in questo libro+dvd risalgono addirittura alla stagione teatrale 1987-88, quando Ragù prendeva la forma di una raccolta di divertenti motti, proverbi, storielle e personaggi della realtà popolare barese. «Nel volume - si legge in quarta di copertina -, arricchito dalle illustrazioni del pittore Michele Damiani, e nel DVD allegato si ritroverà quella Bari che i bisnonni raccontavano ai loro nipoti nelle lunghe serate invernali attorno al braciere o davanti all’uscio di casa alla luce della luna estiva, un patrimonio di cultura e di costume a rischio di scomparsa che, per fortuna, Vito Signorile si ostina a preservare e conservare attraverso la delicata e appagante arte del raccontare, un'arte capace di intrattenere, divertire, sorprendere, meravigliare, commuovere, far sorridere e ridere attraverso il solo suono della parola, la sola intonazione di voce». Il volume è inoltre preceduto da una testimonianza di Raffaele Nigro ed è illustrato dalla matita di Michele Damiani.

Con queste parole, infine, Pasquale Bellini ha recensito la pubblicazione di Vito Signorile sulle pagine della «Gazzetta del Mezzogiorno»: «il libro e la memoria di Signorile raccolgono e mettono in voce e in gesto (nella dimensione della pagina balza spesso vivida la scansione, lo scatto della scena e della recita) la serie godibile e veloce delle canzoni e canzoncine, da quelle d'autore a quelle anonimamente popolari. A seguire l'infinita variazione sui temi eterni su cui si esercita (ieri più di oggi forse) la saggezza e la bonomia della gente umile: il cibo, la salute, l'uomo e la donna, l'amore, la gelosia, la vita e la morte nel susseguirsi delle generazioni. I saperi popolari, con la loro innata arguzia che spesso maschera il dolore di vivere della povera gente, trovano nella musicalità della «lingua antica» un loro riscatto che supera la distanza sia temporale sia (ormai) culturale da quel «piccolo mondo antico» di una Bari assolutamente d'epoca e ancora impregnata, tra mondo marinaro e mondo contadino, di veri sapori e suoni e voci e valori».