sabato 7 giugno 2008

"Questioni odeporiche", di G. Scianatico e R. Ruggiero

Da alcuni mesi la casa editrice Palomar ha pubblicato un corposo volume a cura di due studiosi accademici pugliesi, Giovanna Scianatico dell'Università del Salento e Raffaele Ruggiero dell'Università di Bari, dal titolo Questioni odeporiche. Modelli e momenti del viaggio adriatico (pp. 760, euro 75). Nel volume studi panoramici sulla letteratura di viaggio dal mondo antico al contemporaneo si alternano a saggi su figure che animano e rendono variegata la comune identità culturale adriatica. Il libro si rivolge a studiosi, a studenti e a viaggiatori un po' speciali, ma anche a tutti coloro che desiderano saperne di più, a quelli che prima di partire sono soliti passare dalla libreria, ma anche a coloro che diffidano delle mappe altrui e ne cercano di proprie, rispondenti alle esigenze di un "occhio interiore" variamente curioso. Il volume rientra nella collana «Odeporica Adriatica» (diretta dalla stessa Giovanna Scianatico con il comitato scientifico di Klodeta Dibra, Grazia Distaso, Pasquale Guaragnella, Vitilio Masiello e Pavle Sekerus).

Gran parte di questo materiale è stato raccolto dalle ricerche dei vari docenti universitari baresi, slavi, albanesi intervenuti nelle diverse sessioni del convegno itinerante (tenuto appunto tra sponde diverse dell’Adriatico) a cura del Centro Interuniversitario Internazionale di Studi sul "Viaggio Adriatico". Su questo libro ha scritto una recensione Enrica Simonetti sulla «Gazzetta del Mezzogiorno» dello scorso 31 maggio, dove ha scritto: «Dalle pagine emerge un viaggio al di qua e al di là di questo mare, ma soprattutto al di là di tutte le epoche: nei contributi dei diversi studiosi riportati nel volume si spazia tra acqua e terra, tra antichità e tempi moderni, sempre con lo stesso stupore della conoscenza. Ecco il viaggio di Artemidoro di Efeso o di Dione Cassio, ecco i grandi dell’epica, del mondo antico e dell’Umanesimo (tra i tanti viaggi c’è quello nella Cefalonia immaginaria di Eulyros-Simonidis proposto da Luciano Canfora). Esplorazioni semisconosciute, reali e fantastiche, come ad esempio quella di una nobildonna inglese che viveva a Venezia, Giustiniana Wynne, la quale rielaborò il mito dei Morlacchi. Oppure i pescatori che navigano e narrano, gli ecclesiastici che emigrano».