martedì 17 giugno 2008

Le novità di Controluce Edizioni

Da pochi mesi è nata una nuova casa editrice pugliese, la Controluce Edizioni, nata per iniziativa di alcuni tra i componenti di un'altra grande esperienza editoriale pugliese, quella della Besa Editrice, sempre a Nardò. Nello staff della casa editrice Controluce confluiscono le competenze di Simona Muci per quanto riguarda la direzione, Francesca Sammarco per la redazione, Stefano Donno per l’ufficio stampa e di Loredana My per quanto riguarda l’ufficio tecnico. Sono ora in libreria i primi volumi della Controluce Edizioni, caratterizzati da un'eleganza editoriale e soprattutto dalla scelta dei titoli che punta tutto sulla qualità e sulle voci di tutta la letteratura mondiale, anche di territori ancora inesplorati: «Una scelta di campo che darà grande visibilità alla migliore produzione che una cultura senza frontiere può offrire al pubblico italiano e non solo: dall'Australia alla Cina, dall'America Latina al vicino est europeo, sino ad altre geografie della scrittura, ancora inesplorate. Naturalmente senza trascurare le voci più interessanti e fresche della letteratura italiana».

Tra le novità, dunque, figura una raccolta di racconti di Tullio Pinelli, autore teatrale e sceneggiatore cinematografico di film di Fellini, Rossellini e Monicelli, che il prossimo 24 giugno compirà 100 anni, dal titolo Innamorarsi (pp. 72, euro 10). Poi un romanzo dello scrittore australiano Micheal Wilding, autore di una dozzina di romanzi e di pregevoli saggi sulla letteratura inglese: in questa «autobiografia in forma di romanzo», Con folle stupore (pp. 240, euro 14), «Wilding parla delle sue esperienze di vita, dell’atmosfera asfissiante dei convitti inglesi, delle domeniche pomeriggio trascorse a leggere Shakespeare a casa del preside assieme ad altri pochi eletti, ma anche del senso di libertà sfrenata, dirompente, anarchica che il giovane protagonista assapora una volta giunto nel nuovo grande paese, l’Australia, agli antipodi non solo geograficamente. Con folle stupore descrive quello che lo scrittore ha vissuto in presa diretta durante gli anni duri della guerra e del dopoguerra inglese, ma anche in quelli della contestazione e del Vietnam, con le ansie, le speranze di quel periodo e le delusioni del decennio successivo. E allora si passa da un Natale tradizionale australiano a base di funghi magici, alla realizzazione di u n documentario televisivo nel cuore dell’Inghilterra pastorale, al clima di sospetti che perseguita il protagonista su un’isola greca, in un inquietante percorso che ci aiuta a capire come siamo arrivati a vivere come viviamo ora». Infine, segnalo il romanzo di Vasile Andru, Uccelli del cielo (pp. 200, euro 14), ambientato «nella Bucarest della metà degli anni Ottanta, in uno dei periodi più bui e drammatici della Romania. La capitale è devastata dalle demolizioni ordinate da Ceauşescu per far posto a una nuova faraonica sede del Potere centrale. Da un giorno all'altro, palazzi, chiese, case private vengono abbattuti, intere famiglie sono sgomberate con la forza e si ritrovano per strada. In questa atmosfera si snodano le vicende parallele di due anti-eroi: il saggio ubriacone Sandu Tariverde, ex professore e letterato, caduto in disgrazia per ragioni politiche e costretto a vivere da vagabondo nelle case in via di demolizione, e Tofana, giovane donna alla ricerca disperata di un visto per l'emigrazione, ossessionata dall'idea della fuga, che tenta di trovare una via di salvezza nelle pratiche sapienziali e di meditazione delle filosofie orientali».