Il Centro studi e ricerche “Francesco Grisi”, diretto da Pierfranco Bruni, organizza un incontro di studi, in collaborazione con il ministero per i Beni e le attività culturali, per ricordare il poeta e lo scrittore Leonardo Sinisgalli nel centenario della sua nascita. Sinisgalli era nato a Montemurro di Potenza il 9 marzo 1908 e morto a Roma il 31 gennaio 1981.
Il convegno di studi avrà come tema: “Il Sud, la magia e i colori nella poesia di Leonardo Sinisgalli. Un Centenario da non dimenticare” e si svolgerà il 12 marzo alle 17,30 nella sala del Centro studi “Francesco Grisi” in via Vittorio Veneto 27 a Carosino. I lavori avranno la prolusione del prof. Pio Rasulo, titolare della cattedra di Estetica dell’Università di Lecce.
Si tratta, si legge in una nota, di un omaggio ad un poeta significativo del Novecento italiano, il quale ha raccontato e tratteggiato, con forte evocazione, un Sud magico, contadino, popolare ma anche proteso alle nuove culture. “C’è una singolarità - sostiene Pierfranco Bruni - nel tracciato poetico di Leonardo Sinisgalli che non può essere trascurata. Risvolti ermetici importanti. Da “Cuore” del 1927 a “Campi Elisi” del 1939. Da “La vigna vecchia” del 1952 a “Mosche in bottiglia” del 1975. Inquietudine esistenziale e inquietudine dei luoghi. In Leonardo Sinisgalli si vive anche un attraversamento di paesi. I paesi dell'infanzia, del Sud, dell'abbandono e dei ritorni mai annunciati e mai definiti e definitivi”.
La poesia di Sinisgalli è un attraversamento di luoghi, afferma Bruni. Sono i paesi della Lucania. I paesi di Isabella Morra, di Rocco Scotellaro, di Carlo Levi, di Rocco Montano, di Albino Pierro, di Maria Padula, di Giuseppe Leone. Ci sono i contadini del Sud: quelli che recitano malinconia e nenia, fatica nei campi e alzate nelle ore antelucane. Per l’occasione verrà presentato il volume Poesia e poeti della metafora pubblicato con il patrocinio del ministero dei Beni culturali, nel quale c’è un intero capitolo completamente dedicato alla figura e all’opera di Sinisgalli.
