Tra i nuovi volumi di tradizioni popolari è stato pubblicato di recente un libro sui riti della Settimana Santa ad Oria, vicino Brindisi, dal titolo Ad Oria Cristo scende il Giovedì, di Pino Malva ed edito a cura Arciconfraternita della Morte per i tipi di Italgrafica Edizioni. «Questo saggio - scrive Malva nella prefazione - ha evidenziato quanto sia ancora radicata la fede della nostra gente e in particolare la devozione per Gesù morto e quanto grande sia l’attaccamento alla storia e alle tradizioni, quale strumento di identificazione sociale ed etnica».
«La peculiarità della “Scinnuta” di Cristo - aggiunge l’autore - ha imposto un’estensione del campo di ricerca ad un periodo più ampio che include tutti gli eventi compresi tra il mercoledì delle Ceneri, con il necessario aggancio al periodo di Carnevale, ed il lunedì di Pasquetta e, comunque, solo quelli propedeutici ai riti pasquali. Le poche, sia pur importanti, fonti scritte fanno riferimento solitamente a date ed avvenimenti precisi, attribuendo ruoli ed importanza solo a chi ha occupato posti di reggenza o di comando, ma le tradizioni nascono e si trasmettono per la forza popolare che le accetta, le fa proprie e le incrementa, per cui non si può prescindere dalle fonti orali che, se ben analizzate, si rivelano vere e proprie enciclopedie della storia di un popolo. Si è rivelata quindi obbligatoria e necessaria l’integrazione con tali fonti, ancora disponibili, e ciò ha comportato una lunghissima serie di avvicinamenti, conversazioni ed interviste che hanno messo in luce aspetti inediti degli eventi trattati, legati ad una serie di personaggi, detti, preghiere e giaculatorie particolari, aspetti gastronomici, ad essi relativa. [...] Ogni singolo rito religioso, al di là del suo intrinseco significato, si inserisce nella vita della variopinta umanità paesana, fatta di chierici e monache, di musicanti e rimatori, cuochi e pasticcieri, falegnami e sarti, intenti, tutti, a partecipare all’espressione comunitaria di fede, a rinnovare le gesta dei propri antenati, a mantener viva quella trasmissione di antichi segni che connotano la storia, la tradizione e la cultura di un popolo».