Per il sempre florido campo della letteratura religiosa, segnalo l'uscita, già dallo scorso novembre, del nuovo volume di Otello Conoci, dal titolo Nei giorni dell'attesa e pubblicato dalle Edizioni Messaggero di Padova (collana "Terra&Cielo", pp. 96, euro 7). L'autore è nativo di Palmariggi, nel Salento, è laureato in filosofia, giornalista e studioso di storia locale. Ha pubblicato Se vale la pena di vivere (1973), Parole in ascolto (1990), Sant’Agostino testimone di Dio e fratello di tutti (1977), Il mio incontro con Dio (2002).
Quella raccontata nel volume è «Una storia in forma epistolare che coinvolge la vita di due protagonisti, diversi tra loro, ma animati dallo stesso desiderio: cercare Dio, vivere per Lui testimoniandolo con la vita. Strade non parallele: più spedita e lineare quella di sr. Daniela, con una vocazione adulta alle spalle e un ardore di carità che travalica le mura del monastero e diventa fede viva. Più intricato e tortuoso il percorso di Giuliano che, tra ripensamenti e improvvise illuminazioni cerca una risposta ai tanti “perché” che lo assillano. È solo nella propria interiorità che Giuliano trova Dio, principio e fine di una ricerca che trascende le miserie umane e proietta l’uomo in un’ansia di rinnovamento e di riscatto».
Ha scritto Ada Frassanito Di Mattina in una recensione apparsa su L'Ora del Salento: «Per suor Daniela, cui è dato il dono inconmensurabile della grazia e la cui fede non conosce tentennamenti, vi è una tensione spirituale verso Dio inteso come “amore”, come “caritas”, un Dio-amore che non si manifesta a noi nella gloria e nello splendore, ma nei malati, negli emarginati, in quelli che non contano niente ma che sono grandi davanti ai suoi occhi. È attraverso un rapporto di dedizione che suor Daniela realizza pienamente il suo incontro con Dio, nella consapevolezza che “il meno difficile” deve sostenere “il più debole” con un atto che non solo consenta di dare all’altro l’aiuto di cui ha bisogno, ma anche di realizzare una maggiore compiutezza del proprio Essere».
