È stato di recente pubblicato, e lo scorso martedì presentato presso la Caserma Pico a Lecce, il volume di Cosimo Enrico Marseglia dal titolo Les enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia per i tipi di Santoro, a Galatina (pp. 152, euro 15). Il testo, che si può far rientrare nell’esclusivo settore della storia militare, è frutto della collaborazione fra l’Università del Salento (cattedra di Storia moderna), la Società di storia patria (Sezione di Lecce), l’Archivio di Stato di Lecce, la Biblioteca provinciale di Lecce, il Centro di documentazione dell’esercito italiano, la Sezione provinciale dell’Unuci e dell’Associazione culturale «Domenico Grasso» di Lecce. L'autore, collaboratore dell’ateneo leccese, pur dedicandosi ora alla musica jazz e al teatro, non ha dimenticato gli anni nei quali ha frequentato l’Accademia militare dell’Esercito a Modena e la Scuola di applicazione dell’arma di trasporti materiali dell’Esercito, con il grado di ufficiale per otto anni.
Così si legge in quarta di copertina: «Il testo affronta la tematica concernente la guerra e la sua condotta, in special modo nell'epoca in cui, sull'onda delle innovazioni introdotte dalla Rivoluzione francese, si passa da una concezione di logoramento, tipica degli anni precedenti, ad una d'annientamento, teorizzata dal matematico, ufficiale e filosofo Nicolas Lazare Carnet. L'analisi comprende il passaggio da un esercito di mestiere ad uno di massa, basato sulla leva obbligatoria e composto da cittadini-soldati con il diritto-dovere di difendere la “Patrie”. Le singole battaglie napoleoniche sono analizzate e descritte dettagliatamente, incluse le scelte strategico-tattiche e gli stratagemmi utilizzati di volta in volta».