È stato pubblicato alcuni mesi fa per i tipi di Pensa Multimedia l'ultimo volume del prof. Domenico Di Iasio, dal titolo Ri-pensare la povertà (pp. 170, euro 13) per la collana Humanities. Domenico di Iasio insegna Etica sociale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Foggia e ha studiato in particolare l’Illuminismo francese, traducendo e curando il Saggio sui pregiudizi di P.H.T. d’Holbach. Fra i suoi lavori: Il pensiero politico di d’Holbach. Pregiudizi, diritti e privilegi (Levante), Gramsci, il PSI e la Rivoluzione d’Ottobre (La Città del Sole), un saggio del volume collettaneo Gramsci e l’Italia (La Città del Sole), L’ègida di Atena. Per una critica dell’ideologia dello sterminio (Levante), L’Io e l’Altro. La relazione interculturale nella società dei migranti (Milella). Ha inoltre curato il volume Il Mediterraneo. Tra tradizione e globalizzazione (Pensa Multimedia).
Nel suo libro l'autore affronta la questione della povertà con ragionata lucidità. La povertà, quella estrema, è la questione – afferma – fondamentale del nostro tempo. Secondo le stime dell’ONU, per finanziare ai paesi poveri i servizi primari come nutrizione, istruzione, acqua, sanità, i paesi occidentali dovrebbero spendere non più di 40 miliardi di dollari, una cifra ben inferiore a quella che si spende ogni anno in sigarette. La conclusione Di Iasio la riassume con le parole di Raina Abdullah di Giordania: «Quando tramonta la speranza, quando la sofferenza si approfondisce, e i mariti non possono mantenere la famiglia, i padri guardano i figli senza riuscire a sfamarli, le donne incinte sono costrette a percorrere chilometri a piedi per partorire in ospedale, alla fine sarà il mondo intero a pagarne il prezzo. Non si può voltare lo sguardo di fronte al dolore e all’ingiustizia». Uno dei paradigmi del lavoro di di Iasio, inoltre, è che se la povertà nel Sud del Mondo dilaga è perché agiscono fattori di tipo ideologico che risalgono alla cultura premoderna dell’esclusione e del privilegio e che fanno arretrare la cultura moderna dei diritti umani, del riconoscimento e della solidarietà.